Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie  
Dio e i Fratelli
Periodico di informazione sulla Causa di Canonizzazione del Servo di Dio sac. Raffaele Dimiccoli
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La Giornata Mondiale della Gioventù appena conclusasi a Colonia (Weltjugendtag - Kohln in tedesco) rimarrà nel ricordo di tutti e in particolare di chi come noi vi ha preso parte, per lo spirito di sacrificio, non solo per il fatto di doversi adattare a un ambiente diverso, a passare notti all’addiaccio, con clima e abitudini alimentari differenti dai nostri, ma anche purtroppo, per il mal funzionamento della macchina organizzativa tedesca, che ha mostrato tante lacune nell’assistenza di noi pellegrini. Ma anche questo è stato vissuto come il disagio del pellegrino, che deve sempre essere pronto ad adattarsi alle situazioni più disparate, perché la meta prefissa è più preziosa di ogni altra cosa. Ci siamo recati a Colonia con lo spirito di chi è alla ricerca e, non a caso, il “cuore” della GMG era il Duomo di Colonia che conserva l’urna all’interno della quale la tradizione vuole siano custodite le reliquie dei Santi Magi, i primi pellegrini che, assieme ai pastori, si misero in cammino verso la santa Grotta di Betlemme per rendere omaggio al Messia nato, e ai quali si deve il titolo dell’ultima GMG “Siamo venuti per adorarlo” (Mt 2,2).
Proprio l’adorazione, in particolare quella dell’Eucaristia, è stata al centro del discorso del Santo Padre Benedetto XVI davanti a una folla sterminata: almeno 80.000 giovani assiepati nella spianata di Marienfield. Il Papa ha ribadito l’importanza del rapporto personale con Dio nell’adorazione eucaristica, vero momento di dialogo con Lui e con noi stessi: “Il Corpo e il Sangue di Cristo sono dati a noi affinché noi stessi veniamo trasformati a nostra volta. Noi stessi dobbiamo diventare Corpo di Cristo, consanguinei di Lui… L’adorazione diventa unione. Dio non è più soltanto di fronte a noi, come il totalmente Altro. È dentro di noi, e noi siamo in Lui”. Egli ha inoltre spiegato l’etimologia della parola adorazione, che in greco significa sottomissione, mentre in latino vuol dire contatto bocca a bocca, bacio e quindi amore, ricollegandosi in questo modo a quanto affermato al recente Congresso Eucaristico Nazionale di Bari, che non a caso aveva come motto “Senza la Domenica non possiamo vivere”. Inoltre il Papa ha affermato che “l’Eucaristia deve diventare il centro della nostra vita”.
Nel corso della GMG è arrivata la notizia dell’uccisione di Frère Roger Schultz, fondatore della Comunità di Taizè, figura molto amata da noi giovani per il suo animo giovane e la voglia di dialogo attraverso strumenti come la musica. La sua morte, come quella di Gesù “agnello sgozzato”, è sembrata il coronamento di una esistenza totalmente data, attraverso la testimonianza fino all’ultimo istante di vita e di ciò che molti hanno definito un “martirio”.
Durante la veglia di sabato 20 agosto, davanti ai tanti giovani in preghiera, Benedetto XVI ha affermato: “Solo dai santi, solo da Dio viene la vera rivoluzione, il cambiamento decisivo del mondo”. Ascoltando queste parole mi è tornata in mente la figura del Servo di Dio don Raffaele Dimiccoli, che è riuscito a propagare la sua santità e il suo amore per Dio, infiammando il cuore di generazioni di giovani che, a loro volta, hanno portato i valori cristiani negli ambienti in cui hanno operato, contribuendo, così, a rivoluzionare la società, rendendola più a misura di Dio e, quindi, più a misura d’uomo.
Don Raffaele ha sempre incentivato i “meeting” dei giovani a carattere diocesano, quando ha ricoperto la carica di assistente generale della Gioventù di Azione Cattolica, perché convinto che l’esempio trascina. Ed è stato proprio quello che noi abbiamo sperimentato a Colonia. Non è un caso se nell’arco di questi vent’anni, nell’ambito delle Giornate Mondiali della Gioventù tanti giovani, travolti dalla testimonianza di una marea di coetanei, si sono sentiti incoraggiati ad affrontare con più autenticità e slancio il loro cammino di fede, maturando autentiche vocazioni al matrimonio, al sacerdozio e alla vita religiosa.
Chiediamo sempre con la preghiera a don Raffaele e ai Santi che ci hanno preceduto di farci da guida verso il Signore, come la stella cometa ha illuminato la strada dei Santi Magi.

Gianni Scatigno
Angela Corcella

 
Sito a cura della Commissione Cultura e Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi.
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