n. 3 Luglio-Settembre 2009 - Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
     
 
Periodico trimestrale d'informazione sulle Cause di Canonizzazione del Servo di Dio sac. Raffaele Dimiccoli e del Servo di Dio sac. Ruggero Caputo
 

In Vaticano procede la Causa di Beatificazione di don Caputo
Dichiarata la validità giuridica
dell’Inchiesta diocesana del Servo di Dio

In Puglia l’Anno Sacerdotale, fortemente voluto dal Santo Padre Benedetto XVI, avrà come fulcro il presbitero barlettano: il servo di Dio don Ruggero Maria Caputo, di cui il 22 maggio la Congregazione delle Cause dei Santi ha firmato il Decreto di validità giuridica sugli atti dell’Inchiesta diocesana riguardanti la vita, virtù e fama di santità, conclusasi nella Cattedrale di Barletta il 25 luglio 2007. Si attende ora da parte della stessa Congregazione il Rescritto per la nomina del Relatore della Causa per dare inizio alla preparazione della Positio.
Tutti noi, in quanto battezzati, siamo chiamati alla santità.
Ogni santo ha percorso una sua strada specifica nella sequela Christi, realizzando il progetto che Dio aveva su di lui. Di qui la necessità da parte nostra di conoscere i santi, per non sentirci soli e per meglio seguire e imitare Gesù, nostro unico e vero modello di vita. Ogni anno, infatti, nel prefazio della Solennità di tutti i Santi, così preghiamo: “Verso la patria comune noi, pellegrini sulla terra, affrettiamo nella speranza il nostro cammino, lieti per la sorte gloriosa di questi membri eletti della Chiesa, che ci hai dato, o Signore, come amici e modelli di vita”.
È stato anche detto che i santi sono come fari situati sulla nostra strada per rischiararla, rendendo concrete e attraenti le verità che spesso la teologia si contenta di presentare in fredde e troppo umane astrazioni. Questa è stata anche la motivazione che spinse le autorità competenti a introdurre il 1° maggio 2006 la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del servo di Dio don Caputo.
Egli fu un autentico uomo di Dio che, alla stregua di Mosè, “procedeva come se vedesse l’invisibile” (Eb 11,27). Tale è stata e tuttora rimane la profonda convinzione personale di chi ha avuto con lui familiarità di vita. Infatti, coloro che lo avvicinavano percepivano immediatamente la presenza divina nella sua persona, sia nei lunghi momenti in cui era raccolto in preghiera, scrutando le Sacre Scritture davanti a Gesù presente nella Santissima Eucaristia, sia quando era impegnato nel ministero sacerdotale.
Quest’ultimo pronunciamento del Dicastero Vaticano a favore del nostro Servo di Dio che, come accennato, coincide con l’“Anno Sacerdotale” contribuirà ad approfondire la propria identità in ogni sacerdote e a favorire maggiormente la tensione “verso la perfezione spirituale dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del loro ministero”. Lo speciale anno giubilare, avente come tema “Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote”, da un certo punto di vista costituisce una ideale prosecuzione dell’Anno Paolino appena conclusosi. Esso è in concomitanza con il 150° anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney (4 agosto 1859), che sarà proclamato “Patrono di tutti i sacerdoti del mondo”, e anche con il 30° anniversario della morte di don Ruggero (15 giugno 1980).
Provvidenzialmente, dal 24 al 28 agosto, la nostra Arcidiocesi vivrà nella città di Barletta, come evento di grazia, la 60ª Settimana Liturgica Nazionale dal tema “Celebrare la misericordia ‘Lasciatevi riconciliare con Dio’” (2 Cor 5,20). Anche in questa circostanza si presenta propositiva per i sacerdoti e per i fedeli laici la figura di don Ruggero Maria Caputo, discepolo credibile e pastore buono e generoso a servizio del gregge di Gesù Cristo, che ha praticato e insegnato la riconciliazione.
È a tutti noto lo zelo da lui profuso quotidianamente nell’amministrare senza sosta il sacramento della Penitenza, in quanto a lui premeva che più persone possibili fossero liberate dal peccato per vivere l’esperienza straordinaria di entrare più profondamente in amicizia con Dio.
Questo è il messaggio e l’eredità genuina che ci ha lasciato.
Affidiamo alla sua efficace intercessione la preghiera per la santificazione dei nostri sacerdoti affinché “ai fedeli non manchi mai la sollecitudine dei pastori e ai pastori la docilità dei fedeli”.

Sac. Sabino Amedeo Lattanzio
Postulatore Diocesano

Sito a cura della Commissione Cultura e Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi.
© 2003 - Editrice Rotas - Tutti i diritti sono riservati.